Quali social portano più traffico ai siti di notizie?

Gli ultimi dati pubblicati da Shareaholic incoronano Facebook come principale sorgente di traffico da social per i publisher che utilizzano questo sistema per condividere le notizie sul web. Secondo in classifica è Pinterest mentre Twitter è solo terzo. 
Facebook è senza dubbio il social più usato per condividere le notizie e cresce rispetto all'anno scorso. Credit: mkhmarketing
Il popolare servizio di condivisione delle notizie Shareaholic ha pubblicato nei giorni scorsi il suo ultimo Social Media Traffic Report, con dati collezionati tra settembre 2012 e settembre 2013. Nel report Shareaholic sintetizza quali sono i principali social network utilizzati dagli utenti per condividere le notizie dei giornali online e i post dei blog.

Da dove vengono i dati del Social Media Traffic Report

Prima di illustrare i dati è bene specificare da dove vengano e come sono stati raccolti. Shareaholic è una sorta di plug in che può essere inserito nei siti per facilitare la condivisione dei post e degli articoli.

Nel Social Media Traffic Report, quindi, non troveremo dati su tutte le condivisioni di tutto il web ma solo su quelle avvenute tramite il plug in. Ad utilizzarlo, però, sono ben 200 mila publisher tra semplici blogger e note testate giornalistiche del calibro di GigaOm, Pc World, la BBC, il New York Times e il Washington Post.


Tutti i publisher che utilizzano Shareaholic totalizzano una utenza mensile di oltre 250 milioni di visitatori. Per questo, se pur parziali, i dati del Social Media Traffic Report di Shareaholic possono essere considerati una buona fotografia delle condivisioni degli utenti sul web. Almeno di quelli che leggono notizie in lingua inglese.

I social presi in considerazione nel report sono Facebook, Pinterest, Twitter, StumbleUpon, Reddit, YouTube, Linkedin, Google+.

Quali social vengono usati per condividere le notizie

Andiamo al sodo: Facebook stravince la corsa ed è senza dubbio il social più usato per condividere post e articoli con i propri contatti. Non solo: Facebook è anche in forte crescita rispetto all'anno scorso. Se il social blu a settembre 2012 rappresentava il 6,53% delle condivisioni tramite Shareaholic dodici mesi dopo è arrivato a una quota pari al 10,37% con una crescita del 58,81%:


Come si vede dalla tabella pubblicata da Shareaholic, che riporta l'andamento di ogni social mese per mese (click per ingrandire), nessun altro social network ha risultati paragonabili a quelli di Facebook e solo Pinterest registra una crescita maggiore:


A settembre 2013 Facebook rappresenta il 10,37% delle condivisioni (+58,81%), Pinterest il 3,68% (+66,52%), Twitter l'1,17% (+54,12%), StumbleUpon lo 0,58% (-27,47%), Reddit lo 0,36% (-35,16%), YouTube lo 0,26% (+52,86%), Linkedin lo 0,07% (+34,51%) e Google Plus lo 0,06% (+6,97%).

Secondo il Social Media Traffic Report, quindi, se bisogna investire tempo e denaro nella presenza delle testate giornalistiche e dei blog sui social è su Facebook, Pinterest e Twitter che bisogna puntare. Perché è quello che vogliono i lettori, è dove i lettori sono ed è dove fanno community:

Questi tre social media player insieme contano per il 15,22% del traffico del mese scorso. Data la loro community e la loro natura che favorisce la condivisione, non è una sorpresa che siano in cima alla lista delle sorgenti di traffico e che siano cresciuti di oltre il 54% a testa.
Da notare il crollo di Reddit e StumbleUpon, probabilmente schiacciati dai social network "puri" che stanno mettendo in difficoltà i servizi di social bookmarking. D'altronde non è strano: se condivido una notizia è perché voglio che i miei amici e contatti la leggano e ne nasca possibilmente una discussione. E se i miei amici stanno tutti su Facebook è lì che condividerò.

Discorso a parte per Google+ che con un misero 0,06% delle condivisioni via Shareaholic sembrerebbe perdente su tutta la linea. In realtà non è esattamente così: che Plus faccia una gran fatica ad affermarsi come social network è indiscutibile, almeno tanto quanto il fatto che G+ non è tecnicamente un social network ma più precisamente una identity platform.

Cioè (almeno nelle intenzioni di Google) il nostro strato sociale sul web, la colonna vertebrale del nostro consumo di notizie, servizi e prodotti online. La recente integrazione dei commenti di Google+ in YouTube (e il fatto che sarà in futuro impossibile distinguere la percentuale di condivisioni su Plus da quella delle condivisioni su YouTube) ne è la conferma.

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